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CURA BUGIARDO PATOLOGICO
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Amore: quando il bugiardo patologico complica le cose
Roma,
20 ottobre 2021 – Gli adulti mentono
per svariati motivi, come per proteggere
una persona cara o un partner da un dispiacere o per
giustificare una propria mancanza o un proprio errore. In amore, per questo,
molte persone hanno la tendenza a mentire.
Un atto che, da un certo punto di vista, potrebbe essere addirittura considerato
un processo fisiologico e normale.
E allora quando è che si parla di ‘bugiardo patologico‘?
É importante fare una distinzione tra bugiardo patologico e bugiardo compulsivo.
Bugiardo patologico: è un bugiardo cronico, fa delle sue bugie uno stile di vita. Il suo obiettivo è manipolare le persone per portarle a fare ciò che lui desidera. Non si cura delle conseguenze del proprio comportamento, persevera nella sua pratica, dritto verso i suoi scopi e non è minimamente empatico.
Bugiardo compulsivo: mente per abitudine, non in maniera manipolativa. La bugia appare come l’unico modo per lui di affrontare la realtà, è una pulsione compulsiva e, quindi, incontrollabile.
Il
Bugiardo patologico spesso ha imparato a mentire fin dall’infanzia, come difesa
psicologica. Questo nasconde una grave carenza
di autostima. Molte volte ci troviamo davanti a un quadro patologico più
ampio. In più non sempre c’è una netta distinzione tra i due tipi di
bugiardo, infatti un bugiardo patologico può essere anche compulsivo.
In generale possiamo comunque ipotizzare che siano persone non pienamente
consapevoli dei propri limiti e del loro funzionamento.
Come riconoscere un bugiardo patologico?
Mente
molto spesso, riguardo l’amore, il lavoro, le attività svolte, le amicizie,
le relazioni passate, ecc. Ha bisogno
di sentirsi speciale, non accetta alcuna sua fragilità e mente per
abbellire e ingigantire ogni sua realtà.
Molte volte racconta agli amici episodi accaduti in maniera esagerata,
inventando particolari che non sono accaduti, per raccontare ogni aspetto della
sua vita in maniera grandiosa.
Succede spesso che creda e si
identifichi con le sue stesse bugie, tanto da modificare i propri
ricordi che si confondono con la realtà.
L’obiettivo delle sue bugie è quello di manipolare gli altri, che gli servono soprattutto a scopi narcisistici (farlo sentire importante, potente, far agire altre persone per suo tornaconto, etc). Non è empatico, infatti non bada e non si preoccupa delle emozioni e dei sentimenti degli altri. Indagando sul passato lavorativo si scoprirà che spesso ha cambiato lavoro (magari per conflitti con i responsabili, anche se non lo ammetterebbe mai).
Indagando
invece il suo passato sentimentale sembra abbia avuto infinite relazioni, ma non
si riesce a coglierne la natura e nessuna gli è rimasta nel cuore. Fa
fatica a riconoscere le proprie responsabilità in un conflitto, sono sempre gli
altri a sbagliare e lui non ha mai torto.
Spesso è svalutante con le persone che gli stanno accanto. Questo lo mette in
una posizione di superiorità e rende le persone sempre più dipendenti da lui.
Se
le sue menzogne vengono scoperte diventa aggressivo ed evasivo.
E’ vago nel dare chiare informazioni sui suoi impegni. Spesso capita che si
assenti e non si riesca a capire dove sia stato. I suoi racconti sono nebulosi e
pieni di contraddizioni/contrattempi. Ma anche ricchi di particolari.
Mente sempre con il sorriso e guardando negli occhi l’interlocutore.
Le sue relazioni si basano sulla passione, quando con il passare del tempo la
passione diminuisce, non sa in che altro modo gestire il rapporto.
Spesso
sono persone affascinanti e seduttive, collezioniste di storie d’amore.
Ha difficoltà ad essere fedele poiché ha bisogno di continue tensioni
eccitatorie che lo facciano sentire vivo e cerca continue conferme del proprio
fascino.
Le menzogne sono la sua dipendenza.
Gianni
Lanari, psicoterapeuta responsabile
del Pronto
Soccorso Psicologico “Roma Est”, ci ricorda che la “menzogna
patologica “risulta un sintomo presente in diversi disturbi, ma soprattutto
nel disturbo
istrionico di personalità (caratterizzato da una
modalità di eccessiva ricerca di attenzione) e nel disturbo
narcisistico di personalità (caratterizzato da una
modalità in cui si ricerca ammirazione e si ha una mancanza di empatia verso
gli altri).
Interagire con un partner bugiardo patologico, fa sentire le persone manipolate
e tradite.
In tali situazioni la vita sentimentale diventa veramente difficile da gestire.
Cosa succede al partner del bugiardo patologico?
Il bugiardo patologico non ha consapevolezza della sua problematica, tendenzialmente narcisista, si lega a persone fragili. Con il passare del tempo il/la partner diventerà sempre più dipendente e, nonostante le bugie, non riuscirà a separarsi. Questo spesso porta a relazioni disfunzionali. Il bugiardo patologico reagisce tendenzialmente con aggressività quando le sue bugie vengono scoperte dal partner, che subirà quindi un comportamento svalutante, pieno di rabbia e frustrazione. E le bugie continue causano una stanchezza psichica davvero molto forte del partner, che vorrebbe aiutare l’amato/a, ma non sa come fare. A lungo andare può anche succedere che il partner del bugiardo patologico cada in depressione, o slatentizzi comportamenti disfunzionali.
Cosa fare allora?
L’unico aiuto che un partner può dare è cercare di far prendere consapevolezza del problema al bugiardo patologico, ma per guarire dovrà seguire un percorso psicoterapeutico.
Francesca Mero, psicologa del Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, sostiene che “solitamente alla base di questo funzionamento vi sia una carenza profonda, vissuta sin dall’infanzia. Carenza che non è mai stata affrontata ed elaborata. La persona allora si crea questa maschera per difendersi da un senso di impotenza profonda, dalla mancanza di autostima e da sentimenti di tristezza e vuoto. Spesso da piccola si é sentita sola, incompresa e non é capace di stabilire dei legami veri e profondi. La difesa psicologica della menzogna, infatti, impedisce di legarsi realmente a qualcuno, evitando di entrare in connessione con i sentimenti propri e altrui. Raramente si fida degli altri e si lascia guardare dentro. Il modo di porsi grandioso, la sicurezza nel parlare e nel comportarsi nascondono aspetti depressivi e sofferenti molto gravi”.
Per questo nel corso di un percorso psicoterapeutico sarebbe utile:
–
Aiutare la persona a prendere
consapevolezza della pervasività della dipendenza a
mentire e di quanto possa essere distruttivo il potere esercitato da questa su
di lei e sulle persone care;
– Comprendere quale sia il bisogno emotivo sottostante alla bugia, cosa
significa per lei, cosa intende ottenere e se, comportandosi in questo modo, lo
ottiene davvero;
– Ricostruire la storia della persona per cercare di capire quando il bisogno
di mentire è comparso.
Un esercizio utile potrebbe essere quello di tenere traccia, scrivendo, dei
propri comportamenti disfunzionali (bugie, tradimenti, mancato controllo degli
impulsi, etc. ). Questo è un esercizio di autoconsapevolezza e serve per capire
e non dimenticare la realtà al fine di non perseverare nella realtà inventata.
Un consiglio per il partner è quello di non accettare le bugie, è utile smascherarle chiedendo al bugiardo l’autoriconoscimento delle sue fantasie. Tutto ciò è finalizzato ad offrire spunti di riflessione che, se accolti, dovrebbero portare a un aiuto psicologico per risolvere la sintomatologia.
Il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est”, grazie alla sua rete professionale di 351 psicologi, offre in tutte le regioni italiane (e in 22 paesi esteri) un servizio di aiuto per chi, direttamente o indirettamente, ha a che fare con tali problematiche.
Il servizio è offerto in 27 lingue, i prezzi sono accessibili e gli psicologi lavorano 7 giorni su 7.
Per contattare il Pronto Soccorso Psicologico “Roma Est” telefonare al numero 06 22796355 o al numero 392 9050134 o visitare il sito www.pronto-soccorso-psicologico-roma.it .
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